martedì 4 settembre 2018

Ma i supereroi sono sempre esistiti?

Immagini come ‘finestre’ che si aprono sul mondo antico.  

È questa l’idea che da cui è nato Iconarteblog ed è anche l’idea che mi ha spinto, molto più di recente, a ricavare un’ulteriore piccola ‘nicchia’ all’interno del mio blog: ed ecco Icon4kids, spazio in cui provo a raccontare pezzetti del nostro Patrimonio culturale ai bambini, attraverso la mediazione di genitori, docenti o/e operatori culturali (di coloro cioè che hanno accesso diretto alla rete). 

Come forse saprai, con l’associazione culturale Dracma. Circulating Culture progetto e conduco laboratori ispirati alla Storia e all’Archeologia (ne ho parlato qui di recente).
È quindi naturale che l’esperienza di operatrice culturale e quella di divulgatrice (vabbe’, ci provo 😊) finiscano per sovrapporsi ed integrarsi  a vicenda.

Ne ho parlato anche in un recente post: le iconografie (figure umane, animali, mostruose, isolate o all'interno di scene più o meno articolate), documentate su vasi dipinti, rilievi, statuaria, monete, sono un perfetto medium per far avvicinare i più giovani alla scoperta della Storia e, più in generale, del Patrimonio culturale. 
Il perché è presto detto. L’immagine arriva prima e colpisce l’attenzione di tutti noi, grandi e piccoli, continuamente esposti a stimoli visivi lanciati soprattutto dal web.

E allora, apriamo la nostra finestra e vediamo quali immagini si scorgono da qui.

I bimbi sono intorno a te, in attesa di conoscere la storia che racconterai.
Prima mossa: la domanda-lampadina! Vale a dire formulare una domanda che possa 'accendere' l'attenzione dei piccoli e introdurre il personaggio o la storia.
Chi è il vostro supereroe dei cartoni o dei fumetti preferito? Ma i supereroi sono sempre esistiti?
Le risposte non tarderanno... E allora potremo presentare un antenato dei supereroi moderni: Eracle, uno dei soggetti più amati del mito greco.
Non ho utilizzato a caso il termine ‘supereroe’. Quando inizio a raccontare di Eracle, presentando le sue ‘faticose imprese da supereroe’, l’attenzione dei bambini è a 1000! 
Com’è evidente, si tratta di un richiamo al ‘loro’ immaginario, alla loro quotidianità che è fatta di cartoni e personaggi fantastici, capaci di grandi, impossibili (e stranissime) imprese. Chi si occupa di divulgazione culturale lo sa bene: partire dal nostro presente per iniziare un racconto, una presentazione o una visita al museo è un modo efficace per stimolare il coinvolgimento dei destinatari. Piccoli o grandi che siano.

Un supereroe, dicevo. Ma innanzitutto: come si riconosce Eracle? Credimi, è una delle prime domande che faranno i bimbi.
Proviamo a rispondere partendo da un reperto piccolo ma molto prezioso (soprattutto come fonte storica): una moneta, un tetradrammo (pari a 4 dracme) coniato in Sicilia, a Kamarina.
Kamarina, tetradrammo d'argento, 425-405 a.C. (R/)
(d=24 mm)
Ph.cred.: acsearch.info 

Per inciso, le monete con i loro piccoli tondelli (che mostreremo ingrandite, dando comunque l’idea delle dimensioni reali), con le immagini e le scritte impresse sopra, suscitano sempre la curiosità dei bambini, ma spesso sono del tutto ignorate nelle attività di laboratorio dedicate al mondo antico. Laddove, invece, le monetine sono piccoli contenitori ricchi di informazioni e… tante storie!  

Torniamo alla nostra moneta, di cui presento il 'lato B', cioè il rovescio (R/). 
Cosa vediamo? Si tratta di una testa maschile ed è ricoperta da qualcosa… È una pelle di leone!  
Ecco, la pelle di leone, così come la clava (qui non visibile), è un segno distintivo dell’eroe Eracle. Come facciamo ad esserne sicuri? Perché abbiamo fonti letterarie e fonti iconografiche che descrivono l’eroe e ne raccontano le imprese, ben 12, compiute da Eracle prima di conquistare l’immortalità.

Proprio un leone, anzi il terribile leone di Nemea, è l’avversario del nostro eroe nella prima di queste ‘fatiche’ che metteranno a dura prova la sua forza. 

A questo punto del nostro racconto possiamo inserire una delle tante iconografie del repertorio greco di età classica con la scena della lotta contro il leone: ad esempio, lo stamnos (contenitore per liquidi) che mostra Eracle che combatte a mani nude la grossa bestia, come se fosse un avversario qualsiasi... 
Stamnos attico a figure rosse, 490 a.C. ca, partic.
Philadelphia, University of Pennsylvania Museum,
Ph.cred.: theoi.com

Ti suggerisco anche di far vedere questa moneta d’oro, battuta a Siracusa alla fine del V sec. a.C.: al R/, le due figure avvinghiate in un intreccio di membra e zampe si adattano proprio bene al tondello circolare. 
L'arte dei maestri incisori!
Siracusa, multiplo di litra d'oro , 412-409 a.C.
(d=15 mm)
Ph.cred.: acsearch.info

E sicuramente farà divertire i bambini anche l’immagine del supereroe ricoperto interamente dalla pelle leonina che ha strappato alla belva dopo averla uccisa e che lo accompagnerà in tutte le altre incredibili imprese.


Anfora attica, 520-510 a.C. ca, partic.
Parigi, Musée du Louvre
Ph.cred.: theoi.com

La pelliccia diventa così ‘l’arma segreta’ di Eracle che lo rende invincibile, come se fosse… il mantello di Superman!



Questo potrebbe essere il primo degli step di un racconto che si presta a molteplici percorsi di visual storytelling
Narrare una storia attraverso le immagini (e attraverso immagini tratte dal repertorio figurativo del mondo antico) aiuta i piccoli, ma anche i più grandi, a familiarizzare con un mondo ritenuto lontanissimo e più o meno incomprensibile. 

In concreto, quali informazioni storiche può veicolare il mito di Eracle
Sambuca di Sicilia, Museo Archeologico Palazzo Panitteri
in alto: Cratere a fig. rosse da M.te Adranone, con Eracle e Nereo
(laboratorio didattico a cura dell'associaz. Dracma, aprile 2018)
Al di là della conoscenza del genere 'mito', distinto dal racconto storico, l'iconografia dell'eroe e delle sue imprese può coinvolgere la storia del territorio
Pensiamo, ad esempio, ad un museo o ad un antiquarium locale che possiede, tra le sue collezioni, un vaso dipinto con la rappresentazione di Eracle. 

Allora il reperto può diventare il punto di partenza (e di arrivo) del racconto, la 'finestra' che consente di avvicinare i bambini al patrimonio storico e archeologico della propria città/provincia/regione. 
E magari condurre i bambini (e le loro famiglie) al museo.


Ti è piaciuto questo piccolo input? 
Desideri approfondire il tema e le modalità del racconto? 
Ti piacerebbe abbinare anche attività di workshop in tema?
Non esitare a contattarmi:
iconarteblog.info@gmail.com

Grazia

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