lunedì 12 marzo 2018

Sgabelli e sofà

No, non è l'Ikea di qualche annetto fa, ma un dettaglio di un vaso dipinto magno-greco.
Gioielli, cofanetto, sgabelli, cuscini... E quel capitello? 
È forse una semplice base di appoggio? Certo, è piuttosto sorprendente trovare la parte sommitale della colonna utilizzato come ‘tavolinetto’. O così sembrerebbe.
Loutrophoros a fig. rosse, Matera, Museo Nazionale “D. Ridola”, 320 a.C., particolare
Ph.credit: Sena Chiesa G. - Arslan E.A. 2004 (a c. di), Miti greci, Archeologia e pittura dalla Magna Grecia al collezionismo, Milano, fig. 2, p. 206


Loutrophoros apula a figure rosse del Pittore della Patera, 340-320 a.C. 
(Vicenza, Palazzo Leoni Montanari), lato a
Ph.credit: Sena Chiesa - Arslan 2004, cit., n. 89.
Osserviamo quest’altra rappresentazione: una figura femminile siede entro un naiskos ('tempietto'). Il soggetto, in questo e altri casi, è di solito interpretato come ‘defunta’. La funzione di questo vaso (loutrophoros) è infatti legata ai rituali funerari, come pure ai bagni nuziali. E certo la collocazione della figura all’interno di una struttura come il naiskos enfatizza uno status speciale, ‘sovrumano’. 
Ma… la figura è seduta su un capitello! Cosa significa? 
Già di per sé, lo schema iconico della figura seduta, maschile o femminile, è indizio di un ruolo importante, di chi ha raggiunto una condizione stabile di potere o di riconoscimento sociale. 
Il capitello è poi una seduta senz’altro particolare, che non appartiene a tutti, ma sottolinea l’importanza della figura. Più banalmente pensiamo a quante statue si elevano in alto su una colonna! 

Nel caso della nostra prima immagine, c’è un altro aspetto che va valutato, ovvero la presenza di gioielli e l’allusione evidente all’ambito della toeletta femminile. È un riferimento al potere seduttivo della sposa, il potere della charis (grazia) che attira lo sposo. In definitiva, è la celebrazione del ruolo della sposa, futura madre. 
Qual è l’aspetto eccezionale, ti starai chiedendo. 
Sono le implicazioni sociali che ne derivano e che erano sentite fortemente dalle società antiche, molto più di quanto noi oggi riusciamo a percepire: la donna, sposa legittima, genera i futuri cittadini e assicura la continuità della comunità. 
Women power, insomma. 

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