mercoledì 14 settembre 2016

Nike. Per favore, non chiamatela Naik...

Università X. Esame di Numismatica.
Davanti alla foto di una bella moneta greca, la studentessa s’illumina ed esclama:- Si tratta di Naik!
Non ci soffermiamo sull’esito finale dell’esame né sulle considerazioni socio-culturali che se ne possono trarre. 
Questo simpatico episodio (giuro, realmente accaduto) mi ha dato l'input per avviare una brevissima riflessione su un’immagine (e un nome) molto attuale. E non soltanto per il famigerato legame con l’arcinoto brand commerciale. 
La Nike, la Victoria dei Romani, non può che starci bene in un anno, il 2016, che ha celebrato il grande spettacolo della XXXI Olimpiade moderna. 
Perché la Nike dei Greci è soprattutto agonistica, prima ancora che bellica. 
Nike di Delo, 550 a.C. circa. Atene, Museo Archeologico Nazionale
Ph.cred.: wikipedia


L’idea della vittoria viene presto personificata, cioè trasferita nelle sembianze di una figura femminile dotata di ali. In quanto veloce messaggera, spicca il volo come nel caso della prima rappresentazione a noi nota: la Nike di Delo (in marmo, 550 a.C. circa), raffigurata nel tipico schema arcaico della ‘corsa in ginocchio’.
Ma è ad Olimpia che per la prima volta la Nike viene ‘promossa’ sul documento di Stato, la moneta. E non a caso. 


Statere d'argento di Olimpia, 452-432 a.C.
Ph. cred.: acsearch.info

E' quasi banale ricordare che Olimpia era il luogo in cui, dal 776 a.C., si tenevano i giochi famosi in tutto il mondo ellenico. 
Giochi ai quali partecipavano atleti noti e meno noti, tiranni e signorotti locali in cerca di visibilità internazionale. 
Giochi per i quali le guerre venivano sospese…ma giusto il tempo di partecipare al grande rito.


Statere d'argento di Olimpia, 432 a.C.
Ph. cred.: acsearch.info (Prospero collect.)

La Nike compare sugli stateri di Olimpia a partire dal 510-471 a.C., secondo la cronologia proposta da Charles Seltman. La figura con le grandi ali spiegate è rappresentata in corsa con una corona destinata al vincitore o stante con le bende sacre in mano o  seduta su un podio con vari attributi (corona, bende, etc.). 
Sull’altro lato della moneta, la Nike è associata al simbolo per eccellenza di Zeus, l’aquila (con preda). E questo per mettere in chiaro che nessuna vittoria era possibile senza il consenso del signore degli dei.
E per ricordarci che lo sport, al tempo dell’antica Grecia, era una faccenda non semplicemente umana…
Statere d'argento di Terina (Bruzio), 425-420 a.C.
Ph.cred.: coinarchives.com

Da Olimpia l’immagine della Nike passa all’Occidente greco. Le figure alate delle monete di Terina, per esempio, assumono caratteri originali. L’arcaica Nike appare ‘mixata’ con la personificazione della città (la cd. ‘ninfa eponima’). La figura alata è infatti accompagnata dal nome (TERINA) che la identifica come la ‘ninfa’ locale: è il caso dello statere con la figura seduta su cippo, in atto di attingere acqua con una hydria da una fonte a bocca leonina; l'altra mano stringe un caduceo.

Questo fenomeno di assimilazione tra la Nike e un’altra entità non era certo un fatto nuovo e aveva coinvolto addirittura una star del pantheon greco, ovvero Athena
Già nel corso del VI sec. a.C. esisteva ad Atene il culto di Athena-Nike, all’interno del quale Nike era un ‘aspetto’ della dea, piuttosto che una figura a sé stante. Nike conferiva così il carattere di ‘vittoriosa’ alla dea della città (anch’essa omonima della polis…). 
D’altra parte, la statua di culto di Athena-Nike, secondo la descrizione di Pausania, era di legno ed era aptera, cioè senza ali.

La Nike-Victoria attraverserà in volo i secoli a venire, impressa sulle monete o scolpita nel marmo, adeguandosi ai tempi e alle circostanze storiche. Fino ad oggi.
Chissà se la studentessa che ha riconosciuto ‘Naik’, sa che il logo del brand americano è un’ala stilizzata della gloriosa Nike?
Logo della Nike Inc. (c.d. Swoosh)
Ph. cred.: wikipedia




Per saperne di più:
A. Moustaka, A. Goulaki-Voutira, U. Grote, s.v. Nike, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae VI, Zürich-München 1992, pp. 850-904
D. Musti, Nike: ideologia, iconografia e feste della vittoria in età antica, Roma 2005
Ch. Seltman, The Temple Coins of Olympia, Cambridge 1921



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