martedì 24 gennaio 2017

Sono stata nominata!!!

No, non stiamo parlando del Grande Fratello o roba simile, ma di qualcosa di molto più gratificante. Soprattutto per chi, come la sottoscritta, nella blogsfera bazzica soltanto da un anno (primo post 8 febbraio 2016, con pagina facebook già nel 2015).

Insomma, una bella mattina di qualche giorno fa scopro online che è stato fatto il mio nome (e quello di Iconarteblog) da due colleghe archeoblogger, amiche social che ho avuto il piacere di incontrare qualche tempo fa. Ma non due blogger qualsiasi (che già essere archeoblogger…): Antonia Falcone e Domenica Pate di Professione Archeologo, ‘il punto di riferimento in rete per gli archeologi professionisti’. 


Ma nominata a che proposito? Per il Liebster Award! Cos’è? Si tratta di un riconoscimento espresso da bloggers verso altri bloggers: in sostanza, un attestato di stima che si traduce in una bella promozione del blog nominato presso i lettori. Con la possibilità di generare contatti e nuove relazioni tra bloggers.
Per capire qualcosa di più su questo award (che ha una sua storia) potete leggere il post dedicato di Professione Archeologo e scoprire gli altri contenuti di questo interessantissimo blog  (vabbe’ lo conoscete tutti…).   

Che succede una volta nominati?
Ecco le regole (cito le mie mentors). Bisogna:

-Ringraziare chi ci ha nominato e linkare al loro blog
- Rispondere alle domande che ci sono state rivolte
- Nominare a nostra volta 5 bloggers e rivolgere loro le nostre domande
- Comunicare agli interessati che sono stati nominati

E allora… Primo step. Grazie mille a Professione Archeologo! La vostra stima e il vostro supporto mi hanno fatto davvero piacere e sono uno stimolo per andare avanti e crescere sempre di più.

Secondo step. Le risposte alle domande che mi sono state fatte.

1. Qual è il target di riferimento del tuo blog?
Iconarteblog - sito dedicato al ‘potere delle immagini’, con particolare focus sulle monete antiche -  si rivolge soprattutto ai ‘non-addetti-ai-lavori’, agli appassionati del mondo antico, più o meno ‘attrezzati’ sul piano storico-culturale, ma anche ai curiosi di tutte le età che hanno un diverso background culturale. Per questo il linguaggio adottato è semplice, ma senza timore di utilizzare un termine tecnico laddove necessario e sempre spiegandone il significato. I miei lettori sono in prevalenza giovani (fascia 25-34 anni, seguita da quella 18-24). Su Facebook è più marcato l’approccio friendly e ironico, proprio perché vuole catturare l’attenzione e spingere l’utente a saperne di più visitando il blog.  

2. Quali sono o qual è il post che ha avuto più successo? E perché, secondo te?
I post più letti sono stati ‘Nike. Per favore, non chiamatela Naik…’, ‘Sandali, spose e fertility day’ e l’ultimo ‘Ma che bella civetta!’, tutti con focus sull’iconografia monetale. Le ragioni del loro successo? Nel caso dei primi due è presto detto: i titoli hanno molto appealing, soprattutto per i motori di ricerca, contenendo i termini Nike (con occhiolino al noto brand) e fertility day (parola-chiave di grande attualità in quel momento). Ma, in questi casi, prima ancora che di SEO (delle cui regole ho una conoscenza del tutto basic) si è trattato di titoli che sono nati davvero senza nessuna forzatura e che ho trovato assolutamente pertinenti al contenuto che intendevo comunicare. L’ultimo post: non saprei… diciamo che l’archeozoo suscita sempre tanta simpatia! Certo è che i titoli aiutano molto soltanto se i contenuti dei post vanno poi al di là della semplice ironia o della citazione trendy. 

3. Polemiche, troll, flame sono parte integrante del mondo social (purtroppo). Hai avuto esperienze dirette e come te la sei cavata?
Fino ad oggi (non vorrei dirlo e ritrovarmi poi la pagina facebook inondata da troll) non ho avuto problemi particolari. Ritengo comunque che, nel caso, stroncherei ogni polemica sul nascere…

4. Cosa ti ha spinto a creare il tuo blog? Raccontaci la tua backstory!
Nel corso della mia attività scientifica (sono collaboratrice alla ricerca presso la Cattedra di Numismatica dell’Università di Messina) è maturata in me la consapevolezza circa la necessità di comunicare i dati delle mie ricerche o i contenuti didattici in modo più comprensibile e accattivante possibile, senza mai far scadere la qualità scientifica. E non solo in ambito accademico. Il feedback positivo. ricevuto in occasione di seminari, conferenze e manifestazioni culturali rivolte ad un pubblico eterogeneo, ha rafforzato l’idea (che accarezzavo da un po’ di tempo) di progettare e curare un mio blog, uno spazio tutto mio in cui parlare di ciò che più mi entusiasma e mi incuriosisce. Ho verificato in tante occasioni che le immagini impresse sulle monete possono attrarre l’attenzione di utenze insospettabili, come i bambini per esempio. Raccontare le storie racchiuse nelle immagini monetali (selezionate accuratamente dall’autorità statale) mi sembra che sia la mossa giusta per contribuire alla diffusione di una ‘Numismatica Pubblica’, cioè partecipata e condivisa (al pari della più nota Archeologia Pubblica). 
Per farla breve, non mi sono lanciata da subito nel progetto editoriale del blog, ma sono partita da una pagina facebook aperta come Iconarteblog. Perché allora passare da una semplice e (più o meno) innocua pagina social ad un più impegnativo blog? Beh, la risposta è semplice: perché si vuole crescere e si vuole provare a comunicare in modo più articolato e sfaccettato. Per curiosità.
Per una nativa non-digitale come me è stato (e continua ad esserlo) un continuo provare, riprovare, sperimentare per lanciare input, aprire spiragli, provare ad arrivare a chi non ha mai aperto un manuale di numismatica in vita sua. 

5. Consigli per aspiranti archeoblogger: DOs and DON’Ts dell’archeoblogging secondo te
Consigli pochi, anch’io ho molto da imparare.
DOs
-  va’ dove ti porta il cuore nella scelta degli argomenti da trattare. I lettori hanno fiuto e capiscono quando una cosa è scritta senza molta convinzione.
- prenditi il tempo necessario per approfondire i dati e rintracciare buone immagini: dietro ogni (bel) post c’è sempre una (seria) ricerca scientifica.
DON’Ts:
- No a tono pesante e linguaggio troppo tecnico: per quello ci sono i saggi scientifici.
- No a didascalie sotto le foto incomplete (senza cronologia del pezzo o indicazione del museo o della zecca monetale etc.): per me, sciatteria imperdonabile. E non dimenticare i photo credits.

E infine… tatatannn! I nominati di Iconarteblog (certo, già ben noti...) rispecchiano i miei interessi tra archeologia e didattica, arte e territorio.
Eccoli:

Archeokids 
Zebrart
Art post blog 
Social Web Art 
Luoghi pensanti 

Le mie domande per loro

1. La domanda delle domande… Perché hai deciso di lanciarti nella blogsfera?
2. Hai mai vissuto il momento topico ‘Basta, mollo tutto’?
3. Come gestisci i tempi tra la tua attività professionale e il blog? 
4. Qual è la prima cosa che noti abitualmente quando leggi i post di un altro blog?
5. Il canale social che utilizzi meno o che non ti piace affatto…

Ciao, bloggers! 

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